martedì 2 aprile 2019

LA MIA FILMOGRAFIA "DIDATTICA" - FILM: QUANTO BASTA

In occasione della "Giornata Mondiale per la consapevolezza sull'autismo" siamo stati al Museo di Arte Contemporanea Pecci di Prato a vedere il film "Quanto basta", film di Francesco Falaschi.


Giudizio:
un bel film, divertente e accessibile anche ai bambini

Argomenti didattici:
Sindrome di Asperger, diversità, realizzazione personale, amicizia

Trama:
Il film racconta la storia di Guido, un ragazzo con la sindrome di Asperger e un gran talento per la cucina. Guido parteciperà ad un concorso culinario e chiederà ad Arturo di fargli da tutor.
Il film ha il suo punto di forza nei personaggi e nel rapporto fra di loro:
  • Arturo è un cuoco stellato, o meglio "era" perché è caduto in disgrazia a causa del suo carattere irascibile e incontrollato, che gli ha fruttato un arresto per percosse e lesioni aggravate. Ad Arturo viene proposto di scontare una pena alternativa: insegnare a cucinare ad un gruppo di ragazzi autistici affidati ai servizi sociali;
  • Anna, la psicologa del centro.
  • Celso, maestro di cucina di tutta una generazione di cuochi (anche di Arturo), interpretato da un meraviglioso Alessandro Haber. 
Considerazioni: 
Il film è ben fatto e tratta l'argomento a mio avviso in modo corretto.
Ci sono solo alcuni aspetti che a mio avviso non risultano riuscitissimi, ma è solo il mio parere:
  • la psicologa non è convincente, per vari aspetti che non sto qui a elencare e che non riguardano la bravura dell'attrice: è proprio il personaggio che a me personalmente è sembrato fragile
  • le parolacce: se lo guardate a scuola preparatevi a vari "oooooh" e "aaaaaah" perché parolacce ce ne sono parecchie, alcune a mio avviso anche evitabili 
  • scena di amore: c'è una scena nella quale c'è un rapporto sessuale. Ovviamente non si vede niente, solo una parte di sedere di lei e i corpi nudi che si abbracciano dalla vita in su, niente di scandaloso. Mi è stato fatto presente da più bambini (la mia classe è una 1° media, ma in sala erano presenti anche classi della scuola primaria) che questo richiamo esplicito è stato parecchio "emozionante", mettiamola così. 
In conclusione un buon film, emozionante, divertente e facilmente godibile anche da chi non ha la padronanza della lingua italiana, ma principalmente consigliabile a ragazzi dai 12 anni in su.
Ecco il link al trailer, se vi capita guardatelo. 

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